Carta e riciclo vanno d’accordo da più di mille anni. Già nel IX secolo in Giappone si scoprì che la carta poteva essere riutilizzata.
Oggi la carta ha un tasso di recupero globale del 58,6% e, in Europa, del 72,5% e, quasi in maniera sorprendente, l’Italia si posiziona in testa tra gli Stati che più fanno attenzione al riciclo.
Secondo Rehappy.it, l’Italia è seconda in Europa per la produzione di carta riciclata.
Fondamentale per aumentare la carta riciclata e, in generale, il riciclo di materiali sono le 3 R: Riduci, Riutilizza, Ricicla. Seguendo questi semplici passaggi sarà semplice integrare nella propria quotidianità delle pratiche green.
Cos’è la carta riciclata?
Ottenere la carta riciclata è un processo che prevede la realizzazione di nuovi prodotti cartacei a partire dalla carta di recupero. Esistono diverse categorie di carta recuperata che possono essere utilizzate come materia prima per la carta riciclata:
Rifiuti di fabbrica: brandelli di carta e altri rifiuti cartacei avanzati dalla produzione della carta e poi riciclati nella stessa cartiera;
Carta da macero pre-consumo: prodotti cartacei non utilizzati e non stampati, senza inchiostro, che non provocano alcun inquinamento durante il processo di riciclaggio. Un esempio può essere lo scarto di taglio delle tipografie.
Carta da macero post-consumo: prodotto lavorato da industrie e utilizzato dai consumatori, che presenta contaminazioni sotto forma di inchiostro, punti metallici, graffette, colla, pellicola per finestre, polistirolo espanso, residui di cibo, polvere e sabbia che non appartengono alla carta straccia.

Perché la carta viene riciclata?
La produzione di nuova carta ha un notevole impatto negativo sull’ambiente. Le antiche foreste o i terreni agricoli vengono rapidamente trasformati in foreste di piantagione per la produzione di carta, diventando monocultura, che non contribuisce alla biodiversità.
Inoltre, la produzione di carta richiede molta energia. Forse molti non ne sono ancora consapevoli, ma le emissioni dell’intera industria della carta sono oggi superiori a quelle dell’aviazione!
Il mercato europeo della carta e del cartone vale più di 100 miliardi di euro e rappresenta il 20% del mercato globale. Attualmente, il 50% della carta e del cartone è fatto con alberi provenienti da foreste di piantagioni e il 50% è fatto con carta riciclata. Ogni anno, la superficie forestale totale nel mondo diminuisce di aree equivalenti alle dimensioni di migliaia campi da calcio. Questo è dannoso per la biodiversità, la ritenzione di CO2 e l’aria pulita. Il legno delle foreste è una materia prima di fondamentale importanza che impiega dai 10 agli 80 anni per crescere.
Inoltre, se la carta non viene riciclata finisce negli inceneritori o nelle discariche considerate una delle principali fonti di emissione di metano nell’atmosfera. Il metano è un gas serra, proprio come la CO2, ma 25 volte più forte e quindi più dannoso per il riscaldamento globale. La carta e il cartone sono materiali organici che, durante la decomposizione, rilasciano molto gas metano.
È quindi fondamentale produrre carta riciclata e diminuire la diffusioni di gas e materiali tossici nell’ambiente. Il primo passo per incentivare la produzione di carta riciclata è aumentarne il consumo e le vendite, scegliere prodotti sostenibili, realizzati con carta riciclata, rappresenta un grande aiuto ambientale.
Come si produce la carta riciclata?
La pulizia della carta vecchia viene fatta un po’ come in una lavatrice. La carta sporca viene raccolta in un grande contenitore e mescolata con acqua e una sorta di acqua saponata. Questo processo viene chiamato “spappolamento” della carta. La pasta di carta viene poi pulita attraverso filtri, setacci e tecniche di separazione. Alla fine, rimangono poco più del 99% di acqua e l’1% di fibre di cellulosa.
Aggiungendo varie sostanze alla pasta di carta e scegliendo un mix di tipi di carta recuperata, si possono realizzare diversi prodotti cartacei come carta velina, carta da stampa, carta da giornale, carta resistente all’acqua, cartone pieghevole e cartone ondulato.
Le macchine possono avere diverse dimensioni. Le più grandi sono lunghe più di 400 metri e possono produrre rotoli di carta larghi fino a 11 metri dal peso di 70 tonnellate.
La carta riciclata viene poi tagliata in rotoli e in fogli di vario formato.
Quanto si può riciclare la carta?
La carta non può essere riciclata all’infinito ma circa 7 volte.
Quando la carta da macero arriva all’impianto di riciclaggio, deve essere prima bagnata e ammorbidita. Per ogni lotto di produzione, vengono utilizzate migliaia di chili di carta da macero di diverse qualità, viene aggiunta dell’acqua e poi la macchina miscelatrice inizia a girare, la carta crea un vortice che provoca attrito e calore. Durante questo processo, le fibre di cellulosa possono staccarsi dallo sporco, ma anche rompersi.
Le fibre di cellulosa “sane” vengono utilizzate come carta riciclata, mentre le fibre troppo piccole e corte vengono filtrate insieme ai residui di inchiostro. Quindi, ogni volta che la carta da macero viene riciclata, una parte di essa va persa creando “downcycling della carta”. Il valore della carta vecchia da utilizzare come materia prima diminuisce ogni volta che viene riciclata.
La carta riciclata è per uso alimentare?
No, in linea di principio la carta riciclata non può essere usata per gli alimenti. La carta vecchia contiene sporcizia sotto forma di inchiostri, punti metallici, graffette, residui di colla, plastica, residui di cibo, sabbia, polvere, ecc. Questo processo di purificazione funziona abbastanza bene, ma non al 100%. In particolare, i residui di inchiostro sono molto difficili da separare dalle fibre. Gli inchiostri sono materie prime chimiche che contengono metalli pesanti e sostanze chimiche nocive, di conseguenza non sono adatti all’uso alimentare.
Tutti gli imballaggi in carta e cartone che entrano in contatto diretto con gli alimenti devono essere realizzati al 100% con fibre di cellulosa nuove e pulite, oppure deve esserci uno strato protettivo tra l’alimento e la carta o il cartone. di plastica o di alluminio. In questo caso la carta non è poi più riciclabile.
Carta riciclata: esistono valide alternative?
Dopo tutti questi secoli di produzione di carta, il riciclo è ancora la migliore soluzione ambientale per produrre altra carta?
Esiste un metodo ancora più ecologico: la carta ricavata dagli scarti agricoli.
La maggior parte delle colture come il riso, il grano, l’orzo, i cereali, il mais, la canapa e la canna da zucchero in fase di lavorazione prevedono che circa l’80% della pianta – i loro steli e le loro foglie e bucce – rimanga inutilizzata.
In tutto il mondo, miliardi di tonnellate di rifiuti agricoli sono prodotti ogni anno e la maggior parte viene bruciata.
Nel mondo sviluppato, questo viene fatto in centrali elettriche a biomassa. Nelle parti più povere del mondo, i rifiuti agricoli vengono bruciati all’aria aperta, con conseguente perdita di risorse preziose, emissioni inutili di CO2, inquinamento ambientale nel suolo e smog.
Centinaia di milioni di piccoli agricoltori con redditi molto bassi nei paesi in via di sviluppo ricevono un reddito solo per il cibo che la pianta produce, che è solo il 20% della pianta reale.
Ricerca & Sviluppo e visione sostenibile hanno permesso ad alcune aziende innovative di utilizzare questi scarti produttivi quasi al 100% per la creazione di carta.
Carta riciclata in The Gift Hunter
Le parole chiave della nostra azienda sono: innovazione, qualità e sostenibilità. Di conseguenza, la carta riciclata e certificata a livello europeo non può mancare nel nostro shop. È presente un’intera categoria dedicata alla carta riciclata: agende, block notes, post-it e tutto ciò che può servire come gadget o regalo aziendale!
Scegliere dei gadget aziendali consapevoli è fondamentale per rafforzare la propria brand awareness e brand identity. Prodotti di qualità e, soprattutto, sostenibili non sono solo una scelta a favore dell’ambiente, ma una chiara brand positioning, il quale può servire al cliente cos’ che possa scegliere un’azienda che rispetti i suoi valori, ma anche all’azienda stessa per differenziarsi dalla concorrenza.